Sì,
modello base, perché come accade per tutte le straordinarie ricette popolari
del nostro caleidoscopico Paese, esiste anche lo zimino accessoriato e pure quello superaccessoriato.
Lo
zimino di ceci è una ricetta “quattro stagioni”, i cui ingredienti caratterizzanti,
le bietole e i ceci, sono reperibili praticamente tutto l’anno.
Oggi
le bietole non mi mancano… ieri sono andata a trovare mia sorella che me le ha
colte dall’orto ancore calde di sole.
Si
possono usare i ceci in scatola già lessati, o si possono usare quelli secchi
mettendoli a bagno la sera prima e poi lessandoli a parte prima di preparare lo
zimino.
Ricordo
a chi ha il terrore degli “addittivi” nei cibi preparati industrialmente, che i
legumi lessati sono solo legumi lessati, senza conservanti, poiché la
conservazione è data dalla cottura stessa che sterilizza il prodotto. L’acqua
di conservazione contenuta nel barattolo è infatti l’acqua di cottura, per
questo non è limpida. Quindi se avete
fretta o non vi piace stare troppo ai fornelli non avete che da comprare un barattolo
di ceci al supermercato.
La
ricetta seguente è per due porzioni. Lo zimino è infatti buonissimo anche il
giorno dopo. Anzi è più buono il giorno dopo.
INGREDIENTI:
un
barattolo di ceci (peso sgocciolato 250 grammi) ………cal 250
foglie
di bietole 400 grammi ……… cal 80
olio
EVO 30 grammi (3 cucchiai)……… cal 270
un
grosso porro o una cipolla di tropea (150 grammi) ……… cal 100
timo
(oppure origano) ………//
parmigiano
grattato 20 grammi (2 cucchiai) ……… cal 80
un
po’ di funghi secchi ………//
CALORIE TOTALI 780 (quindi 390 a
porzione)
Affettare
finemente il porro (o la cipolla) e
metterlo in una pentola bassa e larga, (o in un tegame con bordi un po’ alti, o
nella wok) insieme ad un cucchiaio di olio, a fuoco bassissimo.
Quindi
lavare le bietole, eliminare la parte dura della costa, sul tagliere affettarle
abbastanza finemente, e aggiungerle al porro, continuando la cottura un minuto
a fiamma un po’ più alta per “ammorbidire” le bietole; tritate i funghi secchi
e aggiungeteli, insieme alle fogliette di timo e/o di origano (meglio se
freschi).
Aprite
la scatoletta dei ceci, frullatene la metà nel mixer (fate una crema); aggiungete
quindi i ceci interi e la crema di ceci, aiutandovi a ripulire il mixer con un
poco di acqua che aggiungerete al tutto.
A
questo punto il lavoro è finito. Dovete solo coperchiare e lasciar cuocere a
fuoco bassissimo per almeno un’ora. Occhio a non far asciugare troppo la
preparazione. Deve presentarsi come una specie di zuppa non troppo compatta e
non brodosa.
A cottura ultimata distribuitelo in due
ciotole da zuppa, aggiungete ad ogni porzione un bel cucchiaio di parmigiano e
uno di olio EVO.
A
piacere potete guarnire il piatto con qualche foglia di salvia.
Indice
glicemico medio/basso, carico glicemico medio.
Lo
zimino è buono caldo, quasi bollente, oppure tiepido, o a temperatura ambiente,
o anche freddo di frigo (non freddissimo ovviamente). Insomma è sempre buono.
Adattissimo
per essere preparato ad esempio la sera per il giorno dopo; comodo per chi
mangia in ufficio, basta metterlo in un contenitore da trasporto.
E’
un piatto semplice e modesto, della tradizione contadina “povera”, quella delle
zuppe, ma tutte le volte che lo preparo per gli amici, magari condendo con parmigiano
mescolato a pecorino, e calcando un po’ la mano con un buon olio EVO, i
complimenti si sprecano. A dimostrazione che poi le ricette povere posso essere
apprezzate come (e forse più) di quelle ricche. E certamente sono quasi sempre
più adatte ai nostri bisogni nutrizionali.
Se questa ricetta ti è piaciuta puoi condividerla premendo i pulsanti qui sotto. Te ne sarò grata.
Se questa ricetta ti è piaciuta puoi condividerla premendo i pulsanti qui sotto. Te ne sarò grata.
Nessun commento:
Posta un commento